Selezione: Associazione Italiana Ramana Maharshi
Autore: G.V. Subbaramayya
Presentazione: Bodhananda
Codice ISBN: 88-88036-10-5
Prezzo: 16,00 €
Pagine 248
Srı Ramana Maharshi dice: «In realtà, l’insegnamento delle Sacre Scritture non è l’enunciazione della Verità assoluta, perché l’insegnamento deve essere adeguato allo stadio dell’aspirante e deve soddisfare i suoi bisogni presenti». G.V. Subbaramayya ci introduce al suo Maharshi, “mio padre, Lui era mio padre. Sin da allora mi sono avvicinato a Lui, come un figlio al genitore, direttamente, liberamente e familiarmente”.
Questo libro ci mostra Srı Ramana attraverso gli occhi di un letterato, una visione diversa dalle altre e in essa osserviamo un ennesimo Srı Ramana attento alla stesura dei testi come alle necessità di ogni devoto o studioso. Al di là dei sentimenti dell’autore che traccia un percorso attraverso le sue visite e la corrispondenza con il Ramanashramam, in questa opera vediamo come il Saggio della Montagna conosca bene le opere della tradizione dell’India del Sud e quelle dell’Advaita; l’autore sottolinea l’ampia cultura del suo Maestro e l’attenzione che poneva in ogni opera, mostrando come alla base delle pubblicazioni dell’ashram ci sia la sua attività e come abbia curato personalmente ogni testo pubblicato durante la sua vita in ogni singola parola.
La vita mostrata affascina chi vive lo stress della quotidianità moderna, la giornata è scandita dalle varie attività, ma nei resoconti del cronista troviamo evidente e forte la devozione dei visitatori e degli asramiti. L’aspetto metafisico, non duale che tanto riempie i libri scritti dagli occidentali è quasi assente, relegato in qualche opera tradotta dal Saggio nelle varie lingue dell’India del Sud. Se c’è un aspetto che colpisce in questo libro è la semplicità della vita quotidiana svolta dal Maharshi e di chi gli sta accanto. Non c’è alcuna eccezionalità, se non nella saggezza delle sue parole; una saggezza che non cade dall’alto, ma sembra sorgere dal basso, dal buon senso comune, ma poi improvvisamente colpisce il nostro animo.