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Citazioni

Ti dò le chiavi per aprire le porte del Tempio; in Esso troverai il Fuoco rigeneratore che ti ingrandisce quanto il creato, la spada fiammeggiante per combattere le tenebre che ti costringono, la Verità suprema splendente e costante.

Raphael, Oltre l'illusione dell'io

Bhagavadgita"La realizzazione jnana porta alla comprensione del soggetto-oggetto, dualità che è stata ed è il problema dominante di utte le filosofie e teologie. Quando lo jnanin realizza quello stato di Unità isolata comprende la dualità micro e macrocosmica".

Raphael, Vivekacudamani

L'indirizzo della Conoscenza, jnana, indica quei libri che offrono opere e tematiche della conoscenza tradizionale, necessarie per accedere alla Conoscenza Metafisica (vidya o gnosi) che è catartica e liberatrice, introducendo definitivamente all'Advaita. In questa nota troviamo testi con parole inerenti la non dualità, ma che spaziano su tutta la Conoscenza Tradizionale, come, ad esempio, i dialoghi di Sri Ramana Maharshi sull'Autoconoscenza.

Pur trattando gli stessi argomenti della nota advaita, questo è un fuoco più dolce e comprensivo, caldo e inizialmente non ardente. Sono i testi adatti a chi voglia spostarsi dalla sadhana individuale ad un processo universale ove l'individualità inizia a scomparire, sciolta nella vicinanza al calore dei fuochi presenti nel campo.

SAIBABA

Selezionato da: Vidya Bharata

Autore: Premadharma

Presentazione: Associazione Vidya Bharata

Indirizzo: Jnana

Codice ISBN: 978-88-88036-01-6

Prezzo: 14,00 €

Pagine 160

 

“La Divinità, o meglio il Principio divino, si esprime mediante un corpo umano abbastanza perfetto. A questo livello gli individui, finalmente, vedono e toccano la Divinità. Dio cammina in mezzo agli uomini svelando un suo particolare attributo: l’Amore, la Sapienza, o la Volontà Divina. Il più delle volte, però, i fedeli e gli stessi discepoli di quella Incarnazione non s’innalzano al Principio, ma si fermano alla individualità del semplice mediatore. In tal modo nasce il culto e l’idolatria dell'individualità”. “Il termine avatara significa discesa e figuratamente: colui che compie la discesa. Un avatara incarna un Principio più o meno perfetto, che è di ordine impersonale. Le Intelligenze superiori sono sempre a livello impersonale e aformale, anche se si esplicano nell'ambito della manifestazione. Ci sono avatara a diversi stadi e con diversi compiti che possono esprimersi non solo tramite un’incarnazione fisica, ma in svariati altri modi. La loro saggezza, tra l'altro, può dirigersi verso: 1) La stimolazione delle coscienze degli uomini per risvegliare la natura del Sé. 2) Il raddrizzamento del dharma di un popolo, di una razza... 3) L’ istituzione di un particolare dharma all’avvento di un nuovo ciclo. È ovvio che in tutti questi casi, nell’ambito collettivo, lentamente o istantaneamente avviene un capovolgimento di valori e di indirizzi coscienziali. Dharma, in fondo, significa modo di essere e la particolare natura di un essere ne indica la modalità esistenziale”.1 Il Buddha, Lao-Tze, ama, Krishna, Shankaracarya, Gesù, Satya Sai Baba devono considerarsi degli avatara.
Prema Dharma presenta un cammino spirituale, che si svolge nelle prescrizioni del Vedånta, per come esposto secondo l’insegnamento di Satya Sai Baba.

Questo libro ha una triplice funzione:

1. Presentare Satya Sai Baba a chi non lo conosce, attraverso il suo insegnamento vedantico.

2. Introdurre i devoti di Satya Sai Baba al Vedanta Advaita.

3. Mostrare un possibile percorso interiore che si può sviluppa all'ombra di un riferimento   spirituale.

Premadharma illustra un percorso spirituale di autoconoscenza che iniziando dalle tipiche domande su chi si sia, accompagnandosi alle parole di Satya Sai Baba, esplora le vie disponibili nel Vedanta (azione, amore e conoscenza, per arrivare alla non dualità del Vedanta Advaita. Affrontando i temi cari all'Occidente, mente e libertà, introduce il prezioso rapporto col Maestro, per quei pochi che hanno accesso a questa possibilità, spiegando la differenza fra Maestro, Avatara e Purnavatara.

L'insegnamento vedantico di Satya Sai Baba viene mostrato attraverso cinque elementi, che Egli chiama "Valori Umani": Satya, Dharma, Prema, Shanti, Ahimsa. Per Satya Sai Baba la Verità, l'Equanimità, l'Amore, la Pace e la Non-violenza sono gli elementi attraverso cui l'uomo del terzo millennio può e deve vivere sé stesso e la società moderna per realizzare la propria natura divina. Premadharma li affronta ognuno con un capitolo, mostrandone l'applicazione secondo le proprie predisposizioni.

L'opera si conclude esaminando e spiegando concetti come Karma (legge della causalità), Siddhi (poteri occulti), Satsanga (compagnia dei saggi), Seva (servizio, volontariato), Educazione, Ritualismo, Devozione; tutti argomenti con cui ci si confronta avvicinandosi alle tradizioni indiane.

Abbiamo inserito questo libro nei testi ad indirizzo Jnana, nonostante il titolo si richiami al Vedanta Advaita, perché riteniamo che sia un libro completo, utile ad ogni ricercatore che voglia avere una visione d'assieme del Vedanta.

1 Raphael, Commento alla Bhagavadgıta

 

righello

 

DIALOGHI

Selezione: Vidya Bharata

Autore: Premadharma

Presentazione: ML Advaita Vedanta

Nota: Jnana

Codice ISBN: 88-88036-03-2

Prezzo: 13,00 €

Pagine 206

 

«Ogni vero dialogo non si svolge tra due individui, ma tra due cuori, tra due coscienze disponibili, tra due menti ricettive, tra due paia di occhi che cercano di comprendersi. Laddove c’è contrapposizione, reazione, fanatismo e superbia non può esserci dialogo e comprensione. Avere una coscienza disponibile non vuol dire trovarsi in condizione passiva o inerziale. Dialogare, nell’accezione tradizionale, significa percorrere una via, un sentiero; significa incontrarsi.
Un altro punto è questo: la verità delle cose sta nelle cose stesse, come la soluzione di un problema sta nella comprensione dello stesso problema; la verità dell’essere sta nell’essere e cercarla fuori dell’essere sarebbe come se tu volessi cercare fuori di te quel vestito che già hai indosso. Ancora: se la verità che emerge dal nostro dialogo non viene vissuta dalla tua coscienza, non potrai risolvere i tuoi problemi conflittuali».1

Questo Dialogo dIstruzione, in XVIII capitoli a più voci, presenta un Vedanta pratico: nei primi tre capitoli si affrontano l’insegnamento, gli istruttori e i gruppi spirituali; il quarto verte sulle regole e nei quattro successivi trovano spazio l’amore e la pratica spirituale. Nel capitolo IX, il dialogo si sposta sulla erudizione e sulla filosofia dell’essere. Il successivo affronta le crisi e il dolore. Nel capitolo XI c’è il confronto fra la vita di coppia e la spiritualità. Nei tre seguenti, le domande vertono sui gruppi, sul dharma, sui Maestri, sulla Tradizione unica, sulla creazione. Il capitolo XV tratta il rapporto fra discepolo e Maestro, mentre il successivo affronta i culti e le diverse vie tradizionali. Negli ultimi due capitoli, si confrontano l’erudizione con la conoscenza e l’essere con il divenire.
Il linguaggio, semplice e moderno, rende il libro facilmente fruibile per chi voglia approfondire le pratiche di autoconoscenza e anche per chi cerchi un primo approccio alla Tradizione unica universale.

Una introduzione al Vedanta pratico per la quotidianità di ogni ricercatore. E' un libro che introduce gradualmente alla visione Vedanta dove trovano spazio le necessità e le domande di un aspirante che abbandona i bastioni sicuri dei dogmi per affrontare un percorso spirituale di libertà alla ricerca della propria natura divina e degli strumenti per realizzarla. Attraverso una serie di dialoghi raccolti durante l'ultimo decennio del XX secolo, si affrontano e si spiegano tutti i primi dubbi che assillano il ricercatore che si avvicini alle discipline spirituali dell'India e ad un istruttore. Il facile linguaggio, le domande poste da occidentali lo rendono un testo facile e fruibile, nonostante le risposte siano date per stimolare l'interlocutore a verificare entro di sé le risposte ricevute.

1Raphael, Tat Tvam Asi, Edizioni Asram Vidya

 

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